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350. Via Emilia Est-Via Pelusia


Necropoli. I-III secolo d.C. Marzo 2000. Scavi per l'ammodernamento della linea ferroviaria Modena-Sassuolo (scavi Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna)

Indagini archeologiche preliminari e nuovi scavi attualmente in corso hanno interessato due ampi settori a nord e a sud della via Emilia nel tratto attraversato dalla linea ferroviaria Modena-Sassuolo. I ritrovamenti finora effettuati si riferiscono ad un centinaio di sepolture e a diversi resti di materiale lapideo, pertinenti a monumenti funerari databili tra I e III secolo d.C. I casi fino ad ora indagati documentano prevalentemente il rituale di sepoltura ad incinerazione diretta (bustum), compiuta all'interno di fosse scavate nel terreno. Sono state trovate anche deposizioni entro tombe del tipo a cappuccina e a cassa laterizia, una delle quali utilizzava frammenti lapidei di una stele funeraria più antica, e a cassa di legno. I defunti erano stati sepolti generalmente con oggetti di corredo relativamente modesti e comuni (monete in bronzo, lucerne, vasetti in terracotta, balsamari in vetro). La maggior parte delle sepolture è dotata di anfore tagliate orizzontalmente ed infisse nel terreno ad una estremità della sepoltura, utilizzate per introdurre le offerte delle libagioni. Le tombe si dispongono su almeno due livelli separati da un deposito alluvionale e si riferiscono, pertanto, a momenti successivi di utilizzo di quest'area della necropoli orientale di Mutina. I materiali sono conservati nel Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena e presso il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.


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