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Stele di L. Rubrius Stabilio

Collocazione:

  • Musei Civici di Modena, Lapidario Romano

Tipologia monumento:

  • Stele a timpano

Dettagli:

Stele di L. Rubrius Stabilio

Stele a timpano decorata sulla fronte e sui lati dai ritratti dei defunti entro nicchie. Il timpano, ornato al centro da una testa di gorgone, era sormontato probabilmente da un elemento decorativo a pigna. Sulla fronte della stele si trovano i ritratti di due coppie di coniugi, in alto il padre e la madre, in basso Lucius Rubrius Stabilio e la liberta Methena. I nomi dei personaggi sono incisi sulle fasce sopra le figure. Lo specchio epigrafico, inquadrato da due colonnette tortili con capitello corinzio, accoglie l'iscrizione funeraria. I fianchi della stele sono decorati da un girale di foglie d'acanto delimitato da una lesena con capitello corinzio. In alto, due nicchie racchiudono i ritratti di un uomo ed una donna, probabilmente i fratelli del dedicante. La stele è databile tra la fine del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C.


L(ucio) Ru[brio] Stabil(ioni) [pat]ri / Iuliae Gratae matri/ L(ucius) [Ru]brius L(uci) [f(ilius)]/ Stabilio/ Primus tonsor/ Mutin(ae) Apol(linaris)/ sibi et Methen(ae)/ libert(ae)/ et suis v(ivus) f(ecit)/ p(edes) q(uoquoversus) XII
Sul fianco destro, per chi guarda: Iuliae Prisc/ae soror(i)
Sul fianco sinistro, per chi guarda: C(aio) Iulio Sp(urii) f(ilio)/ Tertio fratri

Al padre Lucio Rubrio Stabilione (e) alla madre Giulia Grata fece ancor vivo Lucio Rubrio Stabilione Primo, figlio di Lucio, tonsore, Apollinare in Modena, per sé e per la liberta Methena. Su entrambi i lati (l'area sepolcrale misura) 12 piedi (circa 12,6 mq.) // Alla sorella Giulia Prisca (fece).// Al fratello Caio Giulio Terzo, figlio di Spurio (fece).

Lucius Rubrius Stabilio Primus, figlio di Lucio, erige il monumento ancor vivo a tutta la sua famiglia: ai genitori, alla liberta e compagna Methena, e anche ai fratelli, ritratti sui fianchi della stele. L'onomastica di questi due ultimi personaggi, appartenenti entrambi alla gens Iulia, la stessa della madre, sembra suggerire una diversa paternità per questi ultimi, figli di Grata e di Spurius, prenome usato anche per indicare la nascita illegittima. Il dedicante assume l'onomastica paterna e si distingue per il cognome, che richiama la primogenitura. Evidentemente la professione di tonsor era abbastanza considerata se, grazie ad essa, Primus poté accedere alla corporazione degli Apollinares, importante collegio addetto al culto imperiale in ambito municipale. Probabilmente il tonsor svolgeva attività di mediazione tra produttori, artigiani e commercianti di lane, industria fiorente nel territorio compreso tra Parma e Modena. Appare meno convincente l'ipotesi, anche se non ci sono ragioni per escluderla, che il personaggio fosse un barbiere, attività che era svolta nelle botteghe e nelle terme.

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