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Rituale di sepoltura

In età imperiale per la sepoltura dei defunti potevano essere adottati due riti, l'inumazione o l'incinerazione, secondo le tradizioni famigliari o le credenze individuali. La documentazione archeologica rinvenuta in Emilia Romagna sembra rivelare che dopo una generale adesione al rito della inumazione, nel periodo di transizione tra l'età repubblicana e quella imperiale divenne prevalente il rito della cremazione, che sarà predominante per almeno due secoli.
Il rituale incineratorio poteva svolgersi secondo due pratiche: la cremazione diretta o bustum e la cremazione indiretta o ustrinum. Le tracce archeologiche delle necropoli consentono di ricostruire le procedure dei due tipi di cremazione. Innanzitutto il corteo funebre accompagnava sul luogo della sepoltura il defunto, deposto sopra il ferculum, una portantina di travetti di legno fissati con chiodi di ferro a due stanghe laterali. Su di essa potevano trovarsi anche gli oggetti di corredo. Il corpo ancora sistemato sulla portantina veniva poi deposto sopra la pira, che poteva essere collocata direttamente nella fossa destinata ad accogliere la sepoltura (bustum) o in un luogo distinto (ustrinum). Dopo questa prima fase del rituale veniva dato fuoco alla catasta, che bruciava completamente finché, avvenuta la completa combustione, tra il terreno della fossa cotto e arrossato non rimanevano che cenere, resti del legno carbonizzato, frammenti di ossa e degli oggetti deposti con il defunto. Dopo lo spegnimento del rogo i parenti procedevano a dare la sistemazione definitiva della tomba. Nel caso del rito a cremazione indiretta i resti del rogo funebre e le ossa combuste erano raccolti e deposti in una piccola fossa o pozzetto, spesso all'interno di un'urna. Nel rito a cremazione diretta erano invece sepolti nella stessa fossa nella quale era stato predisposta la pira. Le ossa bruciate potevano essere lasciate nella posizione in cui si trovavano, sparse sul fondo o venire meglio disposte al centro della buca. Altri materiali di corredo integri e non toccati dal fuoco potevano essere deposti nella fossa. A questo punto la tomba era ricoperta di terra e semplicemente richiusa oppure poteva essere segnalata all'esterno da stele o da grandi monumenti sepolcrali.