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54. Area di Largo A. Moro


Necropoli. Fine I secolo a.C. - II secolo d.C. Ottobre 1547. Scavi per la costruzione del baluardo di porta Cittanova

Il 21 ottobre 1547 la cronaca di Tommasino de' Bianchi riporta la notizia del rinvenimento presso porta Cittanova di "bele prede vive de marmure bianche". Si tratta forse delle iscrizioni trascritte nella copia settecentesca della raccolta epigrafica di Giovanni Maria Barbieri, di Q. Ambilius Tito, L. Faianus Sabinus , Terentius, Avolena Habra, L. Marius Neocles, Q. Sosius Euprepes, P. Naevius Licinianus. Insieme all'iscrizione di L. Marius Neocles, Barbieri segnala anche il rinvenimento di una testa femminile di marmo che forse faceva parte di una stele funeraria con ritratti. Appare incerta la provenienza da quest'area dell'iscrizione di Sextus Tullius, altrove citata dallo stesso autore con una diversa provenienza. Tutte queste epigrafi furono raccolte subito dopo il rinvenimento nell'abitazione di Ludovico Castelvetro, Soprastante all'Edilizia tra 1542 e 1550. Qui le vide anche Francesco Panini che ne diede notizia nella sua cronaca.

Tutti i materiali sono andati successivamente dispersi e per tale motivo non è possibile attribuirli a precise tipologie di monumenti funerari. Certamente il ritrovamento è da riferire alla necropoli occidentale di Mutina.


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Largo A. Moro