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309. Fossalta


Villa, Necropoli. I sec. a.C.-VI sec. d.C. 1847. Scavi archeologici (C. Cavedoni)

Celestino Cavedoni nel 1847, realizzando saggi archeologici "a poca distanza dal casino del Marchese Carlo Campori, verso Ponente, circa a un tiro di focile al di sotto della odierna via Emilia", a circa 450 metri ad ovest dal ponte sul Tiepido, poco a nord della via Emilia, mise in luce resti di una villa e di una nercopoli di età romana. Lo studioso segnala la presenza di pavimentazioni in opus signinum, opus sectile ed esagonette laterzie, di numerosi elementi architettonici quali frammenti di colonne scanalate e di colonnette liscie di marmo, un capitello ionico in marmo greco, di un frammento architettonico decorato con motivo a foglia, e vari altri blocchi in marmo, tufo e granito. Si rinvennero anche due frammenti di tegola con bolli entro cartiglio rettangolare, uno ...]PISC e l'altro HA[..., frammenti di vetro da finestra, vari reperti ceramici, anfore, fusaiole, anelli in bronzo, un piccolo peso sferoidale ed una maniglia in bronzo, una ghianda missile in piombo e varie monete databili tra III e VI sec. d.C.

Cavedoni trovò anche alcuni monumenti appartenenti alla necropoli orientale di Mutina, tra cui una lastra in granito con iscrizione ...]ASCLIO[... un'altra in marmo con iscrizione ...]POI[..., donate al Museo Civico dal marchese Campori, poi confluite al Museo Lapidario Estense, e la sommità di un "grande cippo sepolcrale di marmo di forma di piramide tronca, con due leoncini ai lati di essa", ora perduto. Oltre a resti di monumenti funerari, vennero scavate anche alcune sepolture alla cappuccina "con scheletri e armi talora interi".


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