Ara di M. Numisius Castor

Ara marmorea dei contubernales M. Numisius Castor e Q. Velucius Verus. I due personaggi sono raffigurati sui lati brevi in lunga toga e con il volumen in mano; ai piedi dei due personaggi si trovano la capsa e un labellum. L’ara funeraria potrebbe appartenere a due veterani vissuti nello stesso corpo di truppa e poi uniti nella vita civile da un saldo rapporto di amicizia, di familiarità e di intimità. Sulla sommità era fissato un elemento verticale di bronzo, probabilmente una pigna che accentuava il valore di segnacolo funerario del monumento.
L'ara è databile intorno al II secolo d.C.

Lato sinistro dell'ara con la raffigurazione di Marcus Numisius Castor.

(Fronte):
M(arcus) Numisius/ Castor sibi et / Q(uinto) Velucio Vero/ contubern(ali)/ t(estamento) p(onere) i(ussit).
(Fianco sinistro): 
M(arcus) N(umisius) C(astor)//.
(Fianco destro):
Q(uintus) [V(elucius)] V(erus)

(Fronte):
Marco Numisio Castore ordinò con disposizione testamentaria di erigere (il monumento) per se stesso e per l’amico collega Quinto Velucio Vero.
(Fianco sinistro):
Marco Numisio Castore
(Fianco destro):
Quinto Velucio Vero

L'ara fu dedicata da Marcus Numisius Castor, raffigurato sul fianco sinistro, all'amico collega Quintus Velucius Verus, raffigurato sul fianco destro, e a se stesso per disposizione testamentaria