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Via Emilia Est 281, lo scavo archeologico

Collocazione:

  • Archivio Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena

Dettagli:

Via Emilia Est 281, lo scavo archeologico

Lo scavo archeologico ha interessato una superficie di circa 160 mq. Il monumento di Vetilia era all'interno di un recinto funerario, che come indica l'iscrizione sul basamento, occupava un'area di circa 50 mq., all'interno del quale sono state trovate 4 sepolture, appartenenti ai personaggi citati sull'iscrizione.

Il settore a sud dello scavo ha restituito alcune testimonianze riferibili ad interventi effettuati in età tradoantica e altromedievale.

Tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C., in seguito ad una alluvione, gli elementi lapidei, che originariamente componevano il fregio decorato con corteo marino posto sull'architrave di un monumento a edicola di età imperiale, erano stati reimpiegati forse come passerella di attraversamento di un canale.


La tomba più antica, rinvenuta sul piano di calpestio su cui poggiava il basamento dell'ara, addossata al lato nord, conteneva una sepoltura a cremazione diretta priva di corredo. Negli strati che coprivano la fossa sono stati trovati i resti delle libagioni rituali consumate dai parenti dopo la chiusura della tomba.


Tomba alla cappuccina con coppie di tegole disposte a spiovente. Sul lato est è visibile un'anfora tagliata a metà utilizzata per introdurre le offerte di cibo e bevande durante i riti di commemorazione dei defunti.


Tomba alla cappuccina con coppia di tegole disposte a spiovente e una fila di coppi sulla sommità. Sul lato est è presente l'anfora per le libagioni rituali.


Resti del recinto sepolcrale in mattoni rinvenuto pochi metri a sud-est dell'ara di Vetilia, eretto in età imperiale e asportato nel medioevo per il recupero di materaile edilizio.

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