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Cittanova, via Emilia, Sottopasso GrandEmilia


Canalizzazioni e discariche, età etrusca Strada e necropoli, II sec. a.C.-età moderna Scavo archeologico per la costruzione del sottopasso (1995-1996)

In seguito allo scavo del sottopasso GrandEmilia, sono state rinvenute le tracce di una frequentazione del sito databile alla media età del ferro. Si tratta in particolare della presenza di un canale con orientamento nord-est/sud-ovest, della larghezza di circa 50 cm; l’andamento risultava non perfettamente rettilineo e trasversale rispetto a quello della via Emilia. All’interno del riempimento del canale, in cui erano frammenti ceramici e grumi di concotto, è stata riscontrata la presenza di probabili travi lignee carbonizzate lunghe più di un metro, una delle quali con estremità appuntite, con medesimo orientamento rispetto al canale.

 

L’intervento di scavo ha consentito l’individuazione di livelli stradali riferiti all’antica via Aemilia, dal primo impianto di età repubblicana all’attuale. Sono stati identificati otto successivi piani stradali glareati e due sterrati, alternati a depositi dovuti a fenomeni di natura alluvionale, che hanno determinato il susseguirsi nel tempo delle attività di manutenzione, ripristino e/o ampliamento del percorso viario. La massicciata, con assetto a schiena d’asino, era larga tra m 6 e m 7,50, fatta eccezione per un rifacimento effettuato in età tardoantica, quando raggiunse i 12 m di larghezza. La strada rappresentò, anche in quest’area, l’asse generatore di una necropoli, della quale sono state individuate diverse sepolture deposte, tra l’età tardoantica e l’altomedioevo, ai lati e sul sedime stesso del tracciato viario.

 



Cittanova, via Emilia, Sottopasso GrandEmilia