Strumenti personali
Ricerca rinvenimenti
tour virtuale

Tour virtuale

 
Tu sei qui: Portale Rinvenimenti Via Emilia Cittanova, via Emilia, Santa Liberata

Cittanova, via Emilia, Santa Liberata


Insediamento, VI-V sec. a.C. Scavo archeologico per la costruzione della linea ferroviaria Alta Velocità (2003)

L’area dei rinvenimenti è collocata a nord dell’attuale tracciato della via Emilia poco lontano dal fiume Secchia, ed è delimitata a nord dal fosso di Santa Liberata e ad ovest dal Canalazzo di Cittanova.

Le strutture databili all’età del ferro erano collocate quasi tutte ad ovest di una canaletta orientata nord-est / sud-ovest (una sola si trovava ad est della stessa), appartenente alla stessa fase cronologica. In tutto si contavano sei fosse a pianta subcircolare o subovale di dimensioni variabili, già disturbate in antico dal sovrapporsi dello strato di frequentazione di età romana: del loro originario riempimento rimaneva infatti uno strato di circa 40 cm di spessore, e la ceramica presente risultava completamente frantumata e distribuita in maniera disordinata, per effetto di eventi post-deposizionali. A parte qualche esemplare di rocchetto, le fosse non contenevano altro che vasi in impasto e in ceramica depurata (unico è il caso di una ciotola in bucchero locale) riferibili alle tipiche produzioni etrusco-padane di VI-V secolo ed a tipologie di uso domestico, come le olle, talvolta biansate, le ciotole, i mortai.

La presenza in quasi tutte le fosse di una discreta quantità di ossa aveva in un primo momento indotto a ritenere che indicassero la destinazione funeraria delle fosse stesse; ad un primo sommario esame i frammenti ossei risultano tuttavia non essere state sottoposte a processo di combustione, e nella gran parte dei casi appartenere al genere animale. Sembra comunque possibile interpretare le fosse come deposizioni intenzionali, benché in relazione a funzioni e/o a pratiche di cui sfugge il significato.

 



Cittanova, via Emilia, Santa Liberata