Via Emilia Centro, Torre Ghirlandina

Recenti indagini consistenti in 15 sondaggi meccanici a carotaggio continuo hanno permesso di identificare una serie di pavimentazioni della via Emilia. La strada più antica, trovata a m 6/6,50 di profondità, era realizzata in ciottoli e ghiaia e doveva essere larga circa m 4,50. Sono stati documentati due interventi di rifacimento, il primo, in ghiaia, a m 5,20, il secondo, in basoli di trachite, a m 4,50.

I depositi archeologici di età romana risultano coperti da circa 2,50 m di sedimenti alluvionali depositatisi tra la fine del IV- inizio V sec. d.C. fino all’altomedioevo.

Nel corso del Medioevo la strada fu spostata poco più a nord, secondo il tracciato attuale.

I sondaggi hanno evidenziato che in corrispondenza delle fondazioni della Ghirlandina, per effetto della compressione esercitata dalla struttura sovrastante, la pavimentazione della via Emilia ha subito uno sprofondamento di circa 2 metri rispetto al tratto documentato all’esterno del perimetro della torre.

Altri resti della strada consolare erano emersi nel 1899 in un sondaggio di accertamento eseguito sul lato nord della Torre (rinvenimento 180) e in un carotaggio eseguito nel 1981 sul lato orientale della Ghirlandina (rinvenimento 2152).