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Ciriaco d'Ancona (Ciriaco de' Pizzicolli)

Nato ad Ancona nel 1391 e morto a Cremona nel 1452, fu umanista, antichista, viaggiatore. L'attività di mercante favorì i suoi viaggi, nei quali raccolse oggetti antichi, gemme, statuine e medaglie, manoscritti ed epigrafi. Raccolse una notevole quantità di testimonianze epigrafiche nei sei volumi dei Commentari, perduti nell'incendio del 1514 che distrusse la biblioteca di Alessandro e Costanza Sforza a Pesaro. Oggi rimangono solo quaderni autografi o copie tratte dai suoi manoscritti. Il principale copista fu l'antiquario Felice Feliciano. Giovanni Marcanova (Venezia 1410-15, Bologna 1461) inserì note tratte dall'opera di Ciriaco nella raccolta di iscrizioni che dedicò a Novello Malatesta, di cui oggi si conservano i manoscritti a Modena (Biblioteca Estense Universitaria) e Venezia (Biblioteca Marciana).