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Tu sei qui: Portale Approfondimenti Le necropoli della via Emilia L'età tardoantica

L'età tardoantica

La distribuzione delle sepolture di età tardoantica

A partire dal III secolo, la necropoli orientale di Mutina, che tra la tarda età repubblicana e la piena età imperiale sembra svolgere il ruolo di area sepolcrale a carattere monumentale, si contrae verso la città e sembra essere sempre meno utilizzata. È il settore ad ovest della città quello in cui si concentrano ora le sepolture dei personaggi eminenti, caratterizzate soprattutto dall’impiego dei grandi sarcofagi decorati. E proprio ad ovest della città, lungo la via Emilia a ridosso dell’antico perimetro delle mura repubblicane, nel IV secolo viene sepolto il vescovo Geminiano, a riprova della preminenza assunta dalla necropoli occidentale.

Intorno al IV secolo d.C. le aree di necropoli più lontane dalla città risultano non più utilizzate. Dove pochi secoli prima si ergevano i grandi edifici funerari sorsero impianti legati al recupero dei blocchi lapidei, riutilizzati come materiale da costruzione anche in nuovi contesti sepolcrali, oppure trasformati in calce. Solo le aree prossime alla città appaiono frequentate anche in questo periodo. Nuovi spazi sepolcrali sorgono a ridosso del perimetro urbano, soprattutto ad ovest, dove la presenza della tomba di S. Geminiano determinerà la preferenza di questa area per le sepolture dei personaggi più eminenti della città. La decadenza della necropoli orientale potrebbe essere imputata anche alle ripetute inondazioni che, soprattutto intorno al VI secolo, interessarono la città.